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martedì 2 novembre 2010

Salvare l'ospedale di Subiaco


Mentre l'attuale governo annaspa sulle conseguenze della sua politica del bung-bunga che sta trascinando il nostro Paese verso la rovina, grida di allarme e di disperazione si alzano da molti territori italiani a salvaguardia di diritti e possibilità economiche e sociali che stanno sfumando gradatamente ed in modo inarrestabile.
Sui media stiamo denunciando quasi quotidianamente le aberrazioni che si evidenziano sempre più spesso, quale quella di privare i parchi nazionali delle risorse necessarie all'espletamento della proprie funzioni. La polizia non ha più i mezzi economici per pagare la benzina ai propri mezzi, le carceri scoppiano senza che nessuna prenda i provvedimenti necessari a prevenire, almeno in parte, l'enorme numero di suicidi che le stanno caratterizzando, le scuole e le università non hanno più i mezzi per la mera sopravvivenza, le fabbriche chiudono facendo elevare il numero di disoccupati e precari ad un livello non più sostenibile e pregiudicando, soprattutto, il futuro delle nuove leve giovanili. Nel gioco dei tagli quotidiani cui è soggetta attualmente la nostra Nazione, alcuni di essi divengono inspiegabili alla gente munita di buon senso.
A Subiaco, culla di Storia e di Cultura, si sta operando per un drastico ridimensionamento dell'Ospedale, cui fanno riferimento non pochi cittadini abitanti dei vari paesi della valle dell'Aniene.Tali decisioni sono il frutto della corruzione e dell'ignoranza che ormai ha pervato totalmente la nostra classe politica. Per esempio, chiedete agli attuali uomini politici chi fossero Corrado Swenheym e Arnoldo Pannatz: difficilmente vi sapranno rispondere. Eppure questi due uomini sono coloro che hanno permesso a Subiaco di vantarsi di essere stata la culla delle stampa italiana.
Accadde nel 1464, quando questi vennero a Subiaco per riprodurre alcuni manoscritti in possesso del monastero di Santa Scolastica. Inventarono, con l'occasione, un nuovo tipo di carattere, il tipo romano, dalle forme tonde e dalle linee regolari, che si sarabbe ben presto affermato a livello internazionale. Il loro processo di stampa consisteva nell' allineare i singoli caratteri in modo da formare una pagina, che veniva cosparsa d'inchiostro e pressata su un foglio di carta o una pergamena.
Nella loro opera erano sostenuti da semplici cittadini ed autorità che avevano un'intelligenza ed un buon senso molto diversi da quelli che notiamo nell'attuale classe politica; i tagli alla sanità che si dovranno compiere inevitabilmente, a quanto ci dicono, per rientrare del debito (creato sempre da chi ha governato in passato) e che vanno a ridimensionare, come nel caso di Subiaco, ospedali che prestano i propri servizi allo scopo di salvare vite umane ne sono l'esempio più lampante. 

Gigi Trilemma 

                                               Tratto da www.laveracronaca.com

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