...CAMPAEGLI NEL PARCO NATURALE DEI MONTI SIMBRUINI..

martedì 22 dicembre 2009

OK per la Provincia!

La prima "Grande ondata" di freddo e neve è arrivata!!
Quello che al momento premeva a noi "campaegliani" era proprio il problema spalamento neve data la provincializzazione della strada Cervara-Campaegli, che ha messo in discussione anche le competenze di spalatura!.
A mio avviso i mezzi della provincia (mezzo con pala e spargisale)e la provincia stessa hanno centrato l'obiettivo e la percorribilità della strada è stata più che buona, la formazione di ghiaccio è stata molto ben controllata con lo spargimento di ingenti quantità di sale ed anche a temperature molto inferiori ai -10 C° non ci sono stati grandi problemi. Ovviamente le catene a bordo o pneumatici da neve sono d'obbligo!!!!
Unica pecca purtroppo è il sale, non troppo apprezzato per le innumerevoli caratteristiche negative sia dal punto di vista ambientale (Non scordiamoci che siamo in un Parco Naturale Link Sale Antigelo) che da quello "Corrosivo". D'altronde ad oggi non si ha una vero è proprio surrogato, o meglio non c'è un surrogato con le stesse caratteristiche di anti-congelamento allo stesso prezzo!! Comunque tralasciando questo particolare direi un Bel OK per la provincia!
A questo primo segno di "Provincializzazione concreta" seguiranno con l'arrivo della bella stagione tutte le opere per mettere in sicurezza la strada, compresa la segnaletica (Cartellonistica e striscie).

Colgo l'occasione per Augurare a TUTTI UN SERENO e FELICE NATALE.

martedì 17 novembre 2009

Provincializzazione strada Cervara di Roma - Campaegli

Riporto quello che sono riuscito finora a trovare "DI IMPORTANTE, CERTO E SICURO" qui sotto con i relativi Link (Che invito ad aprire) per evitare di lanciare notizie non proprio esatte.
Invito anche a scrivere nei commenti dove per ragioni di spazio è possibile riportare molte più informazioni dello shout mix che a molti, sembra stia stretto. Spero ne esca un quadro generale sulla questione in modo che tutti (o almeno molti) possano capire cosa sta succedendo.
Aggiornerò il Post con eventuali nuove notizie.



REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO
Registrazione: Tribunale di Roma n. 569/1986
Roma 21 maggio 2009
DECRETO DEL DIRETTORE 21 Aprile 2009 n.1 581

Classificazione a provinciale della strada comunale Cervara di Roma - Campaegli nel comune di Cervara di Roma. Link
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martedì 3 novembre 2009

Conoscere l'albero: La Dendrocronologia



















La dendrocronologia è una scienza che studia gli accrescimenti degli alberi e ne permette di valutare l'evoluzione consentendo di trarre importanti considerazioni riguardo il suo stato di salute e la sua vigoria, attraverso le serie anulari ("anelli"). Nella regione temperata la crescita annuale di un albero è "registrata " dalla formazione di un anello in concomitanza del periodo invernale. Detto questo non è difficile dedurre come sia possibile riuscire a ripercorrere la vita dell'albero stesso, che se secolare o addirittura millenario può rappresentare un importante risorsa di informazioni anche per datazioni di tipo storico e ambientale. Per esempio, anelli annuali più tosto ampi denotano una stagione piovosa e quindi di maggior crescita da parte dell'albero, al contrario anelli di ampiezza ridotta stanno a significare una scarsa crescita e quindi un annata sfavorevole o siccitosa. Anche cicatrici o ferite derivate dal passaggio di un incendio o un evento traumatico/catastrofico sono registrate sull'albero nell'anno/anello corrispondente. Oltre alle analisi informative sul singolo anello la Dendrocronologia si occupa di analizzare l'ampiezza anulare di più anelli in determinate specie legnose per osservare i cambiamenti climatici, quindi in relazione alla crescita si riesce a capire l'andamento della piovosità negli anni e l'avanzamento dei processi di desertificazione facendo così previsioni nel tempo.
Le analisi vengono effettuate oltre che sull'albero abbattuto anche su rotelle trasversali ricavate dai tronchi (Vedi figura), ma per lo più su carotine lignee prelevate con un apposito succhiello (Succhiello di Pressler), che permettono uno studio più comodo, in quanto la lettura è possibile con appositi macchinari computerizzati. Quest'ultimo metodo trova largo utilizzo per analizzare alberi in piedi, in quanto non determina la morte della pianta, ma provoca solo una ferita circolare di pochi mm che viene presto cicatrizzata dalla pianta.
La Dendrocronologia oggi trova grande utilizzo anche nella datazione precisa di Quadri o opere d'arte in legno.
Varie analisi sugli alberi secolari in piedi, su travature utilizzate in antiche costruzioni e reperti di legno fossile, hanno permesso di ricreare una sequenza di anelli lignei che arriva fino a 10000 anni fà.

venerdì 25 settembre 2009

Il Lupo: Una realtà che non deve preoccupare

I Monti Simbruini , hanno sempre ospitato questa nobile specie, ma negli ultimi anni la presenza del Lupo (Canis lupis italicus)è decisamente aumentata, con branchi che oscillano dai 2 ai 7 individui. Questa realtà valida in tutta l'Italia ha visto passare il numero di Lupi dai 100 circa degli anni 70 ai quasi 1000 esemplari attuali. Ovviamente con l'aumento demografico del Lupo sono aumentate anche le aggressioni verso gli animali domestici, ovini ed equini per lo più, prede sicuramente più facili e meno dispendiose delle prede così dette naturali come il cinghiale (Sus scrofa), il cervo (Cervus elaphus)ed il capriolo (Capreolus capreolus). Gli allevatori si sentono in pericolo in quanto un attacco al bestiame può risultare un ingente perdita economica. Con L.R.29/97 si stabilisce che i danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche sono risarciti dagli enti gestori delle aree protette (Parco Dei Monti Simbruini nel nostro caso), risarcimenti che richiedono però un iter di accertamento piuttosto lungo.
In passato l’uso della "lupara" ha rappresentato una delle più diffuse strategie di difesa attuate dagli allevatori. Oggi lo studio delle comunità ambientali ha confermato la grande importanza del Lupo per la fauna italiana. Purtroppo gli allevatori sono i diretti interessati e quindi i più difficili da convincere, ma con i risarcimenti e la consapevolezza che il Lupo possa predare e quindi attenuare i danni causati dai cinghiali, la situazione è leggermente migliorata. Un sondaggio del 2002 sull' immagine del Lupo ha interessato abitanti, allevatori e cacciatori di alcune comunità montane.
-Allevatori e cacciatori (94 e 93%) sono a conoscenza del fenomeno più dei cittadini (70%);
-Allevatori e cacciatori sono più informati dei cittadini (75% contro 54%);
-La presenza del lupo sul territorio è apprezzata dai cittadini (52%), cacciatori (30%) e allevatori (17%);
-Il lupo è un animale pericoloso e aggressivo per gli allevatori (72%), cittadini (33%) e cacciatori (24%).
Anche la reintroduzione del cervo mira ha limitare gli attacchi del lupo al bestiame, deviando le preferenze del canide verso l'ungulato, evitando così spiacenti e patetici atti mirati ad uccidere l'animale con i più cruenti e disparati metodi. Riporto qui sotto alcune cause di mortalità del lupo nel centro Italia.
-Colpi di fucile e prese con lacci
-Tagliole
-Piccole polpette con frammenti di vetro di lampade al neon;
-Pezzi di salsiccia (5 cm) contenenti spille da sarte;
-Polpette contenenti anticongelante paraflù( e talvolta anche Amanita phalloides o altri funghi mortali);
-Polpette contenenti ami ad ancorino legati a filo di nylon appese nei presunti luoghi di passaggio dei lupi;
-Fialette di cianuro assicurate sulla testa di cuccioli di cane o gatto utilizzati come esche vive e richiami per i lupi.

Il lupo è protetto in Italia dal 2 luglio 1971, quando con Decreto Ministeriale ne è stata proibita la caccia.
Chi ha paura del Lupo cattivo?
La cultura stessa non è dalla parte del Lupo, da sempre descritto come qualcosa di pericoloso e da eliminare in quanto considerato una minaccia anche per l'uomo stesso.
Niente di strano, quindi, se il mito del "terribile lupo cattivo"sopravvive nell’immaginario, nella cultura, nelle tradizioni e nella favolistica dell’uomo occidentale. Tutto ciò non è altro che il frutto di un retroterra culturale che ha le sue radici nell’età medievale, in quelle paure e in quelle angosce, ma i cui strascichi sono inaspettatamente e incomprensibilmente giunti fino a noi.

giovedì 3 settembre 2009

L'asfalto ed il cemento non servono

Nella nostra realtà paesaggistica e naturale mantenere le strade bianche dove possibile deve essere una priorità. Difatti l'uso di asfalto o di cemento risulta non solo anti economico, ma soprattutto antiestetico e in contrasto con l’ambiente circostante. Sono convinto che le strade bianche anche interne al centro abitato nei parchi naturali siano lo strumento principe ed indispensabile per la fruizione del territorio e delle sue bellezze. Non solo occasione di turismo e contatto con l’ambiente, ma principalmente strumento di lavoro per chi il territorio lo vive tutti i giorni e con cui vive. La viabilità in ambiente montano e forestale richiede un’attenzione ed una manutenzione costante per essere sempre pronta all’uso. Dalla semplice posa di canalette per lo scolo delle acque fino ad opere di ingegneria naturalistica; dall’ordinaria manutenzione fino al recupero di piste colonizzate col tempo dalla vegetazione. Ricordo che il principale motivo di deterioramento delle strade bianche è lo scorrimento veloce dell'acqua e non l'acqua in se stessa, non è la forza dell'evento meteorico, ma la quantità d'acqua che si incanala nelle strade, quest'ultime usate dal fluido stesso come naturale letto di scorrimento. Delle canalette di scolo ben dimensionate e distanziate nei punti critici, cioè in quelle zone dove la strada è in pendenza e dove l'acqua scorrendo può raggiungere una VELOCITA' tale che le permette di trasportare anche i ciottoli più grandi, e di creare poi quei tipici rigoli che distruggono il manto stradale. L'obbiettivo quindi è diminuire la velocità di scorrimento dell'acqua sulle strade, velocità che viene acquisita con lunghi tratti pendenti di scorrimento. Distribuendo ed incanalando l'acqua tramite canalette, come fanno da sempre nel nord Italia (dove la gente è veramente consapevole di vivere in montagna), si riducono di molto i danni alle strade e il risparmio è notevole, difatti oltre costo iniziale di "montaggio" dell'opera (irrisorio rispetto ad inutili asfalti o cementi), rimane solamente l'onere della pulizia delle canalette...
Certo rimane il problema della polvere alzata dalle autovetture, ma si potrebbe anche evitare di sfrecciare e cimentarsi in curve stile rally.
Dico tutto questo, non solo in relazione alle strade interne al centro abitato di Campaegli, ma voglio guardare lontano anche alla tanto odiata "strada" Campaegli-Livata. Una soluzione di questo tipo, sicuramente è di facile appoggio per le varie autorità, in quanto rappresenta un peso economico decisamente minore ed un passo avanti per il V.I.A. (Valutazione d' impatto ambientale) del Parco...

domenica 9 agosto 2009

Si vola senza ali


1)Organizzazione e unione
2)Coerenza e legalità
3)Professionalità e precisione
4)Competenza
5)Rispetto ambientale
6)Rispetto delle persone
7)Comprensione
8)Apertura mentale
9)Decisione
10) Attuazione

Scrivo questo post di denuncia in quanto personalmente sono rammaricato e dispiaciuto, nessuno può pensare di creare, o portare avanti qualcosa di credibile se non sà nemmeno metter su un insieme di gente coerente, competente, nel rispetto degli altri, e dell'ambiente che ci circonda. Siamo in un Parco naturale, questo non dà libertà a NESSUNO di autoeleggersi autorità verso la natura o verso la montagna, soprattutto se non si ha la consapevolezza di esserci veramente. Un aiuto non è negato a nessuno, ma se non ascoltato o ignorato, è solo una chiacchiera e Campaegli ne è piena. Davanti a tutto questo la gente vede in primo luogo uno spiraglio di luce, ma poi, si rende subito conto che è un fuoco di paglia, alzato da molti, ma mantenuto da pochi, che non hanno poi la possibilità di farlo, e quindi destinato a spegnersi. Manteniamo quello che tuttora abbiamo creato, ed oggi è presente, grazie agli impegni economici, pratici e morali di pochi. Ora portiamo novità ed essenzialità a Campaegli. Se questo non è possibile, in quanto regnano altre priorità, allora rimarremo a guardare ed a scuotere la testa.

sabato 1 agosto 2009

L' Incendio purtroppo tocca anche Campaegli

Oggi in serata si è sprigionato un incendio, composto da tre focolai alla distanza di circa 300-400m ciascuno, nella pineta di pino nero sulla costa est del vallone della lepre a circa 3 km da Campaegli . Le fiamme hanno colpito la parte centrale del versante lontano da vie di comunicazione, quindi sono intervenuti tre elicotteri che accingevano acqua dall'abbeveratoio vicino posto in fondo al vallone. L'incendio è presumibilmente doloso, in quanto, come ripeto, formato da tre focolai distinti, quindi molto difficilmente autoprodotti. Sottolineo che la possibilità che avvenga un auto combustione nei boschi di questo tipo, anche in condizioni di aridità è vicina allo zero.
Il fatto è grave oltre che insidioso, in quanto all'interno del Parco Dei Monti Simbruini e in particolare a Campaegli incendi boschivi non se ne vedevano da molti anni.
Ricordo, che un grande aiuto nella protezione boschiva anche per eventi di questo tipo, è dato da un adeguata gestione forestale e dalla presenza quindi di un Piano di Assestamento Forestale, dove oltre alla regolamentazione dei tagli, vi sono direttive anche sul materiale secco da mantenere nel sottobosco (necromassa), che rappresenta il principale combustibile per gli incendi . Purtroppo Il Parco Regionale dei Monti Simbruini tutt'ora non possiede un Piano di Assestamento Forestale, nonostante questo, a mio avviso la gestione delle faggete è nel complesso più tosto buona, mentre è quella delle pinete e abetine da rimboschimento che lascia a desiderare, in quanto è completamente ignorata, presumibilmente perchè quest'ultime sono considerate specie a basso reddito (macchiatico negativo). La selvicultura naturalistica dovrebbe essere applicata almeno all'interno di un parco naturale, lasciando da parte i guadagni provenienti dal legname, esaltando le caratteristiche naturalistico/faunistico/vegetazionali ed evoluzionistiche del bosco stesso.

La UISP sceglie Campaegli per il Progetto Area Sherwood

Domenica 9 Agosto 2009 le incantevoli valli di Campaegli ospiteranno questo importante progetto che nasce dall'idea di promuovere le aree protette della regione attraverso attività sportive eco-sostenibili, come nel nostro caso l'orientering, il tiro con l'arco e il boomerang. Tutti i partecipanti potranno svolgere gratuitamente una o più attività sportive tra le varie offerte. Si svolgeranno attività di presentazione delle discipline sportive e perciascuna di queste saranno proposte le tecniche di base per la pratica sportiva. Tutti i partecipanti potranno usufruire gratuitamente delle attrezzature indispensabili per la pratica di ciascuna disciplina sportiva e soprattutto potranno sperimentarla personalmente all'interno della stessa area.
L'area di ampaegli è stata scelta dalla UISP per rappresentare il Parco dei Monti Simbruini all'interno del progetto Sherwood che coinvolge e promuove lo sport in moltissime riserve e parchi del Lazio. Il progetto si auspica e intende:
  • favorire, nella molteplicità delle attività proposte, il coinvolgimento dei giovani, degli adulti e degli anziani a partire da quelli più sensibili ai temi dell'ambiente naturale;
  • favorire la partecipazione di quanti trovano nell'ambiente naturale un motivo per svolgere attività sportiva e sperimentale, il turismo culturale nel territorio regionale;
  • sperimentare la pratica della compatibilità ambientale nell'attività sportiva eco-sostenibile svolta in condizioni di massima consapevolezza;
  • favorire la fruibilità del territorio per tutto l'anno, creando una polivalenza di offerte e reti organizzate di oppurtunità per un target di utenti "amanti dell'attività sportiva, culturale, bio-ecosostenibile, in ambiente naturale"
  • prevedere il coinvolgimento ed il sostegno politico-organizzativo al progetto sportivo da parte degli enti locali, degli operatori economici e delle associazioni ricadenti nell'area.

giovedì 23 luglio 2009

AnimiAmo Campaegli

Uso questo titolo, non di mia invenzione, anche per questo post, in quanto secondo me più tosto "azzeccato".
Quest'anno a Campaegli, sembra esserci un aria di animazione che almeno a mio avviso non si vedeva da anni e spero possa dare i frutti sperati anche nel prossimo futuro. Detto questo e con il clima di imparzialità che cerco di mantenere ormai da più di un anno su questo blog (sempre con più difficoltà), voglio illustrarvi i programmi o le attrattive pricipali che mi sono pervenute o che sono riuscito a ritrovare dalle varie "organizzazioni" o dalle singole persone.
Trattasi dei programmi dell'associazione "Amici dei Faggi", del circolo "Piccolo approdo delle volpi", del "Sartana Cafè", delle manifestazioni del Centro Equitazione Campaegli, e della proposta del Vice presidente/Tesoriere del Consorzio.
Proprio quest'ultimo come da lettera inviata a tutti i consorziati, si fa promotore della raccolta fondi per l'animazione diurna e serale a Campaegli, da sabato 8 Agostoa domenica 23 agosto 2009, per una quota minima di 25€ a consorziato.
Programma giovani (4-12 anni):
Oltre alle normali attività del Mini club (pittura, disegno, truccabimbi, baby dance, palloncini) saranno svolte le seguenti attività con relative premiazioni:
Caccia al tesoro
Mini olimpiadi
Torneo di pallavolo
Torneo di biliardino
Passeggiata a cavallo con percorso gioco
Teatrino dei burattini
Le serate per adulti avranno come temi principali:
Elezione della Miss e del Mister Campaegli
Gara di ballo: popolare e moderno
La Corrida: corsorziati allo sbaraglio
Uomini contro donne: esilaranti gochi di squadra
Gara di karaoke :vota la voce
Il Barzellettiere: meglio far ridere
Ospiti Show: sketch di gruppo
Il Musichiere: indovina le canzoni
Gara di dolci: ammessi anche gli uomini.

Chi vuole informarsi, partecipare o comunque contribuire alla riuscita dell'Animazione dovrà inviare la propria andesione per e-mail (info@campaegli.it), o telefonare (347/5656035).

Il programma dell'associazione "Amici dei Faggi", propone manifestazioni di carattere sportivo, scientifico ed illustrativo riguardanti i temi più interessanti e disparati, da svolgersi all'aperto o nella sede dell'associazione nel residence Parco di Diana.
Programma Estate 2009:
26 luglio: ore 10.00 Orienteering e tiro con l'arco, ore 15,00 boomerang e Tai-ji quan
1 agosto: Tiro con l'arco. (7 ore di attività dimostrative e pratiche con un maestro federale a.m. 10.00-13.00/p.m. 15.00-19.00).
8 agosto:Ore 10.00: Manifestazione di Aereo modellismo (volo di alianti, Competizione tra modellini che riproducono aerei da combattimento).
10 agosto: Inizio torneo di Burraco, Scopa, Briscola, Tresette.
Mostra permanente (in corso di allestimento)Flora e Fauna dei Monti Simbruini.

Per quanto riguarda il "Piccolo approdo delle volpi", situato nei locali ormai storici della Locanda di Campaegli riporto il programma che sono riuscito ad estrapolare dal sito www.montisimbruini.org
1 agosto: Sagra della pizza fritta e arrosticini con intrattenimento musicale dei THE DARLET, animazione per bambini e degustazione di piatti tipici della montagna al forno a legna. Degustazione completa € 8,00. Esposizione quadri.
10-11-12-13 agosto: Recupero ambientale e pittura (la carta, l'alluminio, la maglia, l'etrusco).
14 agosto: Ore 18 Milagros, Esposizione affreschi dell' artista Pierluigi Fracassi.
15 agosto:Pittura dal vivo.
le alre manifestazioni sono visionabili in sede.


Manifestazioni a cavallo previste e organizzate dal Centro Equitazione di Campaegli, Circolo ENGEA (attività più che trentennale in loco). Tutti i giorni passeggiate a cavallo della durata di un ora ed escursioni giornaliere (Minimo 10 persone su prenotazione).
Domenica 16 agosto ore 15.00, nella piana antestante il maneggio, Manifestazione a Cavallo con Palio e Insieme di giochi a tempo (Gincana e Tiro con l'arco a Cavallo, etc).Con il patrocinio del Comune di Cervara Di Roma.

Oltre ai molti servizi utilissimi-indispensabili che fornisce tutt'ora per Campaegli, serate danzanti e animazioni sono previste anche nel nuovissimo ed efficente "Sartana Cafè" al recidence Le Rocce, di cui presto vi darò notizie più precise.

Spero essere stato utile almeno sotto il profilo informativo, provando come al solito a fare chiarezza, per permettere a chiunque voglia cimentarsi nelle varie proposte, di scegliere, oppure di frequentarle tutte, in attesa (questo è solo un mio pensiero e un mio piccolo obbiettivo futuro) che si raggiunga un unione per dare vita a una festa comune come si fa in moltissime comunità civili.
Auguro comunque a tutti i partecipanti un lieto e divertente soggiorno e a tutti organizzatori, che tra l'altro conosco personalmente, un ottima riuscita dei propri programmi, certo della buona fede di tutti, per il bene di Campaegli.

Buon Estate a Tutti

lunedì 6 luglio 2009

Fognature: Cosa sta succedendo

Sabato 27 giugno sono iniziati i lavori per la realizzazione dell' impianto fognante. Dopo pochi giorni di lavoro, devo dire molto veloce, considerate le pessime condizioni atmosferiche, si sono venuti a creare dei problemi burocratici. Notizie di natura non certa sono circolate oltre che per Campaegli anche sullo shout mix di questo blog. Per questo motivo, e quindi per creare un pò di chiarezza, come sempre cerco di fare su questo blog, ho deciso di aprire un post, dove poter discutere civilmente sulla questione, evitando il passaparola di notizie e voci venute da chissà dove. Nonostante questo i lavori procedono, speriamo, senza ulteriori intoppi, che non giovano sicuramente a nessuno e tanto meno alle tasche dei consorziati, che dopo trent'anni vedono in quest' opera, giustamente o ingiustamente pagata da loro, la speranza che qualcosa cominci a muoversi, per rendere Campaegli quell'oasi a 360° che merita di essere.

sabato 13 giugno 2009

Campaegli è in Montagna ?

Forse, non mi è ancora ben chiara la posizione geografico-altitudinale di Campaegli. Perché da 23 anni ho sempre pensato di trovarmi in una zona montana, saranno appunto i pascoli e le faggete, oppure gli chalet e la neve che mi hanno fatto pensare questo. Eppure ciò che sembra montagna forse per molti non lo è! Sul dizionario per "Montagna" si intende: Elevazione di terreno che forma una catena di alte vette generalmente sopra i 600 m s.l.m.
Allora; L'elevazione del terreno mi sembra ci sia,sopra i 600 m s.l.m. ci siamo, una catena di vette è quella dei Monti Simbruini. Non c'è dubbio, siamo in montagna!
Chiarito e assodato questo, mi viene da pensare: Ma se siamo in montagna perché non ci comportiamo con le dovute accortezze?.Non possiamo pensare di mettere mano al portafoglio (?) solamente a danni compiuti e nei mesi di bella stagione. Campaegli ha un identità situata più o meno a 1450 m "sopra il livello di Roma" e la gente che la abita dovrebbe stare ancora qualche metro più su per rendersene conto. Invece quando nel fine settimana o nel festivo ci si sposta a Campaegli, si è convinti di essere alla stessa quota della capitale. Si tratta Campaegli come Roma, ma solo per il fine settimana.
Tutto questo, sia chiaro, senza offendere nessuno, è dettato dall'ignoranza in materia montana. Come si può pretendere di avere tutto sempre apposto e in ordine se non si usano i materiali e le metodologie adeguate e non si applica la manutenzione ordinaria. Sto parlando delle strade brecciate, dove delle semplici ed economiche scoline in legno ogni 5 m risolverebbero il problema del dissesto, favorendo lo scolo delle acque evitando i tipici "ruscelli" che portano via materiale (Metodo ampiamente usato in Austria ed in Nord Italia per la viabilità forestale, con i migliori risultati sul piano ambientale, funzionale, di costo e qualità) . Anche i materiali usati molto spesso non sono idonei, e ciò non vuol dire sempre alti costi. In montagna spesso la semplicità rende molto meglio di soluzioni onerose.Recinzioni e staccionate, se costruite con legname resistente all'ambiente e agli agenti atmosferici (Larice, Quercia, Castagno, Douglasia ), e con la giusta manutenzione tendono a durare nel tempo (In Trentino i tetti venivano e vengono tuttora coperti con Scandole in larice senza alcun trattamento http://www.wewlescandole.it/index.htm). Nessuno me ne voglia, ma di esempi in loco ce ne sarebbero molti altri.
Forse dovremo prima ragionare un po', prendendo esempio da qualcuno con più esperienza, convincendoci della realtà Montana di Campaegli evitando così gli sprechi di denaro, di tempo e di fiato.
Propongo i seguenti link. Buona lettura.
http://www.montanambiente.com/index-2.html
http://www.incendiboschivi.org/docum/varie/UNIFviabil..htm
http://www.greenpeace.it/guidalegno/scheda_legno.php?CodiceLegno=6
http://www.greenpeace.it/guidalegno/index.html

mercoledì 6 maggio 2009

Vivere la Montagna

La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rose e viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al di festa, il petto e il crine....
Così scriveva Leopardi iniziando "il sabato del villaggio". La fanciulla che torna col suo fascio d'erba per i suoi animali e un mazzo di rose e viole che userà il giorno successivo per farsi bella ornandosi il petto e i capelli.
Quale ragazza nella nostra realtà moderna userebbe mai dei fiori di campo per prepararsi ad uscire !?...Quali sono gli ideali moderni che sono riusciti a far dimenticare le cose semplici e genuine a favore delle "nuove tecnologie" ?
Nella realtà odierna
delle nostre zone, mi dispiace molto dirlo, la Montagna viene vista sempre più, e sempre da più persone come un semplice luogo dove "andare a prendere il fresco d'estate" , dove passare il fine settimana o dove è possibile far vedere la neve ed i cavalli ai bambini. Gli stessi bambini che molto spesso rimangono a giocare nei cortili dei residence senza rendersi conto di essere circondati da una natura incontrastata che ha tanto da offrirgli e che purtroppo molto spesso nessuno aiuta a scoprire. Così le generazioni crescono e le belle cose della montagna tendono a scomparire , o meglio, ad essere dimenticate e quindi a perdere la loro fondamentale importanza che avevano per i nostri nonni , che si nutrivano e si difendevano da quello e con quello che la montagna gli dava.
La montagna ci da molto
continuamente ed in tutte le stagioni dell'anno, sta solo a noi riuscire a cogliere queste bellezze e saperle utilizzare e apprezzare.
Mi capita spesso di raccontare piccoli aneddoti sull'utilizzo delle piante che comunemente si possono incontrare e vedere facce sbalordite al limite della credibilità.
Dobbiamo riuscire a
vivere la montagna, e questo vuol dire molto spesso solamente OSSERVARE. Osservando il paesaggio circostante a piedi, in bici , a cavallo ,con gli sci, con le ciaspole, etc, sicuramente regalerà a molti, incontri ed emozioni mai provate, che scaturiranno sicuramente in un nuovo modo di vivere la montagna, permettendo magari di vederla con un occhio più attento, rispettoso e consapevole nella molteplicità di tutti i suoi aspetti sicuramente ignoti ai visitatori poco attenti, ma di grande importanza.
Consiglio alcuni link:
http://campaegli.altervista.org/index_file/Campaeglifaunaok.htm
http://campaegli.altervista.org/index_file/Campaeglibotanica.htm
http://campaegli.altervista.org/index_file/Campaeglimicologia.htm
http://www.viverelamontagna.ch/ita/default.cfm
http://www.riservadelladuchessa.it/