Non sono poche le persone che, allarmate da alcuni post presenti in Internet,
evidentemente confezionati a misura della peggiore diffamazione, comunicano di
volta in volta la situazione di disagio da cui si sentono pervase alla loro
lettura, alla titolare del Rifugio Parrelli e presidente della L.A.I. ( Lega
antivivisezionista italiana ) Giuseppina Lacerenza Parrelli, contro cui sono
indirizzati tali post. E', questa, una situazione che perdura ormai da vari
anni, malgrado le iniziative legali promosse a tutela dell'importante servizio
sociale svolto da quasi mezzo secolo dal Rifugio e della sua correlata
onorabilità. I giudici a cui la signora Giuseppina si era rivolta, accertata
l'infondatezza delle accuse che nei post erano contenute, avevano a suo tempo
provveduto a farli rimuovere in quanto costituivano illecito dal punto di vista
del codice penale, decidendo anche l'oscuramento dei siti palesemente tendenti
al perpetuarsi di tali illeciti: chi conosce le caratteristiche attuali della
rete Internet sa bene però che ancora non esiste nel nostro Paese una
legislazione capace di regolare l'immenso flusso di contenuti che circolano
attraverso tale strumento, per cui ogni abuso avviene quasi senza possibilità
di essere perseguiti duramente. E' per via di tali lacune ben note e la messa
in atto di strategie sottili basate sulla manipolazione di eventi e circostanze
episodici di natura completamente diversa da quella descritta, che alcuni
oscuri individui cercano di portare dei micidiali attacchi alla vita e
all'immagine del Rifugio. Purtroppo, mentre diverse decine di migliaia di
cittadini romani conoscono per via diretta la reale attività di servizio a
favore degli animali, soprattutto quelli abbandonati, che esso ha da sempre
svolto, ci sono altre persone che si lasciano condizionare dalle false notizie
erogate da Internet, facendo il gioco degli immorali e vili individui che
tengono le fila di questa che può, senza alcun dubbio, essere definita una
perversa Grande Menzogna. E che di Grande Menzogna si tratta è documentato dai
controlli sanitari e burocratici cui il Rifugio Parrelli è stato sottoposto nei
mesi e negli anni, le cui risultanze hanno sempre evidenziato una condizione
ottimale per quanto riguarda il benessere degli animali ospitiin esso, insieme
ad un adeguamento costante e rispettoso delle regole burocratiche richiesto di
volta in volta dall'evoluzione legislativa in tema di diritti degli animali.
Voci allarmanti e persecutorie nei confronti della signora Giuseppina Parrelli
avevano qualche anno fa portato all'intervento del Presidente della Regione
Lazio, Storace, che aveva prontamente ordinato l'istituzione di una "
Commissione di controllo sul Rifugio Parrelli ". Di tale Commissione facevano
parte le più importanti autorità pubbliche regionali, comunali, sanitarie e
veterinarie, insieme a note ed imparziali Associazioni animaliste presenti nel
territorio. Il risultato delle approfondite analisi e verifiche, scaturito dal
lavoro di tale Commissione, ancora una volta, avrebbe dimostrato il rispetto
verso le leggi e gli animali che ha da sempre contraddistinto l'operato del
Rifugio. Nella relazione conclusiva degli esperti della Commissione regionale
infatti, protocollata col numero 51298 e recante la data del 20 aprile 2005, si
conferma ancora una volta che " la situazione rispetto al benessere dei singoli
cani è buona: tutti gli animali sono ben nutriti e non presentano situazioni
gravi di stress " ed inoltre che " gli esiti dei prelievi sui gatti permettono
di escludere situazioni di allerta sul loro stato di salute " ed infine che "
il numero degli ospiti del Canile èconforme a quanto previsto
dall'autorizzazione ". Contrariamente, come facilmente si evince, a quanto
sostenuto nei post di Internet avversi al Rifugio Parrelli e alla L.A.I., la
verità conferma che è il rispetto della legge l'arma vincente della signora
Giuseppina. E quando nei post internettiani si dice che " il Rifugio Parrelli
gode della protezione delle Associazioni animaliste, della Regione, del Comune,
dei veterinari della Asl, dei vigili
urbani, carabinieri, finanzieri, poliziotti, guardie forestali ed altre
autorità, in fondo si dice il vero: ma non è la complicità, come si afferma in
Internet, a determinare ciò; è invece la conseguenza logica che deriva
dall'operare nel rispetto della legge. La Grande Menzogna, purtroppo per chi
l'ha ideata, è stata costruita senza tener conto di questo semplice concetto.
Raul Karelia
Monti Simbruini e Campaegli sul WEB... La passione non ha controllo... La Sfida è imparare per applicare...
lunedì 10 gennaio 2011
LA GRANDE MENZOGNA SUL RIFUGIO PARRELLI
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