...CAMPAEGLI NEL PARCO NATURALE DEI MONTI SIMBRUINI..

giovedì 21 ottobre 2010

COMUNICATO DELL'EDITORE COSTANZO D'AGOSTINO


E' in corso di impaginazione e nei prossimi giorni andrà in stampa, il fumetto " Scandy ". I protagonisti di esso si richiamano a tre soggetti realmente esistiti.
SCANDY, è una proiezione nell'attualità dell'eroe albanese ed europeo Giorgio Castriota Scanderbeg. Il suo ritorno dall'oltretomba è motivato dalla ragione che la sua casa romana, il Palazzo Scanderbeg che si trova tra il Quirinale e la Fontana di Trevi, è sprovvista di una targa commemorativa delle sue leggendarie gesta contro l'invasione ottomana ed al contrario, mentre era in preparazione questo fumetto, accanto al suo portone stava in bella vista una targa indicante in quel luogo un museo della pasta.
ROSANERA, è stata una nota modella originaria del paese di Cervara di Roma, vissuta verso la metà del 1800 ed immortalata dal noto pittore francese Ernest Hebert. Simbolo di arte ed amore universale, ritorna tra i vivi perchè sollecitata dallo stato di lento abbandono che stanno subendo molti paesi della campagna romana, come appunto Cervara.
BRIC, è un bastardello utilizzato dal veterinario romano Giuseppe Parrelli, scomparso nel 1988, fondatore della L.A.I. ( Lega antivivisezionista italiana ), quale simbolo di lotta al fenomeno dell'abbandono degli animali e al collegato randagismo, oltre che, ovviamente, al contrasto contro ogni forma di sofferenza provocata agli animali durante gli esperimenti scientifici. 
E' superfluo aggiungere che appassionanti storie d'azione e d'avventura copriranno l'orizzonte del prossimo futuro, con degli intrecci e situazioni che oltrepasseranno le dimensioni del tempo e dello spazio.

Costanzo D'Agostino 

lunedì 18 ottobre 2010

Salviamo i Parchi Naturali Italiani


È l’appello che lancia National Geographic Italia dopo la decisione di voler dimezzare le risorse finanziarie per la tutela e la gestione di queste aree protette. Con il taglio di 25 milioni di euro previsto dalla manovra, le conseguenze sarebbero gravi per la sopravvivenza di 24 parchi nazionali e di altrettante aree marine: riduzione del personale addetto, mancanza di fondi per gli stipendi, minore organizzazione del lavoro, solo per citarne alcune.
I nostri parchi rappresentano una ricchezza non solo dal punto di vista della biodiversità, ma anche economico, perché tra attività dirette e indotto, alimentano un giro di affari di 2 miliardi di euro, con 86 mila occupati, con 34 milioni di visitatori (in continua crescita), con il 33 per cento dei comuni che ha una parte di territorio nelle aree protette, con 1.770 centri storici inseriti dentro queste zone. E sono 4,5 milioni gli italiani residenti nei parchi.
Stiamo dunque parlando di un patrimonio pubblico, che appartiene alla comunità nazionale. Ed è un bene che aiuta a salvaguardare l’ambiente, a migliorare la qualità dell’aria che respirano milioni di italiani.
Perciò i parchi devono essere difesi, protetti, valorizzati. Tagliare i fondi a loro disposizione può significare la chiusura di molte strutture. National Geographic Italia si augura che il governo annulli questa decisione insensata.