...CAMPAEGLI NEL PARCO NATURALE DEI MONTI SIMBRUINI..

martedì 12 aprile 2011

La sofferenza di Rosanera

Mentre fervono i preparativi per rappresentare al meglio l'opera teatrale di Gennaro Francione " Alchimia di Rosanera" , accompagnati dall'entusiasmo crescente di sempre più persone affascinate dal mistero di questa modella cervarola immortalata da Hernest Hebert, il nostro pensiero dovrebbe soffermarsi un attimo sulla sofferenza sottostante alla sua decisione di lasciare Cervara per cercare un avvenire migliore per se stessa ed i suoi figli, in territori e contesti diversi da quelli della sua originaria appartenenza. Se riusciamo a compenetrarci anche un poco nel dramma vissuto da Rosanera, allora ci riuscirà facile comprendere l'immortalità di questa sua sofferenza. Rosanera infatti oggi è ancora tra noi, in mezzo alle donne tunisine, egiziane, somale, eritree e di altre parti del mondo, che giungono disperatamente nei nostri lidi per cercare salvezza e futuro. Noi le dobbiamo riconoscere ed accogliere indipendentemente da ogni forma di pensiero egoistico che sembra in questo momento storico prevalere nella nostra società. Noi dobbiamo andare incontro alla speranza delle tante Rosanere che ci stanno chiedendo aiuto. Dobbiamo dare un senso solidale al nostro essere uomini e donne d'Italia con una storia recente fatta di30 milioni di concittadini emigrati in altri paesi per necessità. Noi non possiamo respingere le Rosanere che fanno conto su di noi: socchiuderemmo le porte all'Amore ,che è la chiave prima dell'esistenza dell'intero universo. La lezione della cervarola Rosanera ha contenuti di grande sofferenza umana universale. Parta da Cervara il segno di un riscatto morale e civile che coinvolga tutti coloro che finora hanno resistito al luccichìo dei privilegi e delle convenienze personali e non hanno ceduto alle lusinghe ipnotiche di ha cercato e cerca tuttora di trasformarli in docili pedine dei loro non troppo oscuri disegni.Sia Rosanera l'inizio di questo riscatto.
Gigi Trilemma