...CAMPAEGLI NEL PARCO NATURALE DEI MONTI SIMBRUINI..

martedì 20 dicembre 2011

Le Ciaspole: Escursionismo invernale!!!

Un tempo le racchette da neve erano fatte da un intreccio di corde su un supporto di legno, i montanari e i cacciatori le legavano agli scarponi per non affondare nella neve fresca. 
Erano un attrezzo di fatica e povertà, e non se le "filava" nessuno, sembravano destinate all'estinzione o a fare da arredamento sulle pareti delle baite di montagna insieme ai vecchi sci di legno massello e i bastoncini di bambù.
Da alcuni anni le racchette da neve, o come è più in voga chiamarle ora le cisapole, hanno conosciuto una seconda giovinezza e sono diventate una moda, tant'è che nello scorso anno l'incremento delle vendite è stato del 100%, e molte associazioni organizzano escursioni.
Ora non sono più di legno e corda, ma di plastica o metallo con attacchi simili a quelli dello snowboard ma con la possibilità di alzare il tacco come nello sci di fondo per consentire una progressione più facile sia in pianura che in salita.
Si usano abbinate ai bastoncini telescopici che in estate servono per camminare oppure a quelli da sci per mantenere l'equilibrio.
Con le racchette da neve è possibile percorre percorsi su terreni innevati con neve fresca che altrimenti sarebbe impossibile affrontare (se la neve è troopo alta e fresca non è semplicissimo e non danno il meglio di loro).
Ciaspolare vuol dire fare escursioni senza dover prendere gli impianti di risalita e lontani dal caos delle piste da sci per un contatto più intimo con la natura, ciaspolare vuol dire camminare in natura e fare una sana attività sportiva. Ciaspolare vuol dire andare alla ricerca della neve più polverosa per fare le discese più entusiasmanti.
E' importante ricordare che per fare escursioni invernali è indispensabile conoscere ed avere esperienza di montagna, non sempre gli itinerari che si percorrono d'estate hanno le stesse condizioni di sicurezza in inverno e anche nello stesso inverno le condizioni possono variare.
Nelle nostre zone dove le piste da sci purtroppo o per fortuna non ci sono, ma la neve d'inverno non manca, possono essere sicuramente un ottimo gadget che può permettere a tutti di avere il tanto amato contatto con la neve, magari lontano dal centro abitato e dal caos delle piste da sci.

venerdì 7 ottobre 2011

Ultime sull' Ospedale di Subiaco


L'ospedale di Subiaco non chiuderà. C'è chi lavora in silenzio e chi invece fa chiacchiere facendo allarmismo solo per interessi di bottega". Lo afferma il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, dagli Altipiani di Arcinazzo (Roma), dove  è intervenuto a un convegno sul tema "Disabilità e riabilitazione equestre". "Noi stiamo lavorando - aggiunge Cesa - con l'obiettivo di risolvere i problemi dell'ospedale di Subiaco, che è una struttura fondamentale per le popolazioni del comprensorio. I cittadini della Valle dell' Aniene devono avere la garanzia di tutti i più importanti servizi, specie di quelli sanitari. Ho già parlato con il presidente della Regione Renata Polverini e garantisco che l'ospedale di Subiaco resterà in attività".
La conferma arriva anche dalla governatrice: "Ha ragione l'onorevole Lorenzo Cesa. Nessuno ha mai detto che l'ospedale di Subiaco sarebbe stato chiuso, ma soltanto che rientra nel piano di riorganizzazione".....
Alla luce di  queste dichiarazioni la conferenza dei sindaci del Distretto G4 della Valle Aniene ha deciso nell’ ambito dell’approvazione del piano di zona 2001 che l’ospedale di Subiaco avrà un centro per la cura dell’Alzheimer, il morbo che colpisce il sistema nervoso producendo demenza senile.« È una decisione importante, dice il sindaco di Subiaco Francesco Pelliccia, e viceversa è necessario garantire la massima efficienza dei servizi socio-sanitari, a cominciare dalla tutela dell’ospedale di Subiaco».
Il problema ospedale approda nell’aula consigliare della Comunità Montana dell' Aniene, al cospetto dei consiglieri dei 31 Comuni, alcuni dei quali hanno chiesto maggiori delucidazioni sulla contro mossa di alcuni sindaci nel firmare in breve tempo il "piano Brizioli”(6 posti di terapia intensiva, 8 di chirurgia, 10 di medicina, 5 a geriatria, 4 di ortopedia, psichiatria con 16 posti, 6 posti di osservazione breve e 15 di degenza infermieristica).Meravigliati e stupiti dell’atto hanno chiesto in sala un ulteriore sostegno da parte della Comunità Montana nel far si che l’ospedale Angelucci non sia ulteriormente declassato a banale appoggio per malati, che saranno poi trasferiti negli ospedali più vicini, come quello di Tivoli, che è già sovraccarico di emergenze. Sta di fatto che, a seguito del Consiglio, la Comunità Montana dell’ Aniene ha inviato alla Polverini, presidente della Regione Lazio, la delibera con allegate le proposte e riflessioni.

martedì 13 settembre 2011

RIFUGIO PARRELLI: POTENZA DELL'AMORE!

Sta accadendo qualcosa di incredibile e meraviglioso, da qualche giorno, al Rifugio Parrelli di Roma. " Polpetta ", questo è il nome che Giuseppina Parrelli ha voluto dare a un neonato cagnolino dalla forma leggermente arrotondata, sta succhiano latte a più non posso dalle mammelline di una gatta rossiccia ospite del Rifugio .Mamma gatta, non solo l'ha adottato, ma lo riempe continuamente di affettuose leccate, come per trasmettergli il messaggio di non preoccuparsi, perchè a proteggerlo in questa fase delicata della sua vita ci pensa lei. E " Polpetta " se la gode gioiosamente, forse pensando al giorno in cui ( pensiamo presto ) troverà un bravo padrone e potrà scorazzare e scodinzolare liberamente nei prati. Ci stiamo attrezzando per far vedere l'inusuale scena in Internet, attraverso foto e filmati. E' un atto d'amore che ci deve far riflettere tutti.

Per conto dei soci della L.A.I.

domenica 4 settembre 2011

E Adesso??!!!! Fare e non sperare!

Passato il "Caotico" mese d'Agosto, con tutte le sue proposte (costruttive e non) si fanno i conti con la realtà dei restanti 11 mesi dell'anno. Già a settembre le belle parole si sfumano in vaghi discorsi...ma speriamo non per tutti, almeno per quelli che hanno le idee chiare.
Come vediamo Campaegli per il futuro?. C'è un futuro per questa località, la cui unica fortuna sembra quella di essere immersa nella natura? io penso di SI. Le persone giuste, leali, attente e volenterose si uniscano per creare qualcosa di unico per Campaegli. Non ci vuole molto in un luogo dove a parte qualche eroico "imprenditori" locali non ci sono iniziative vere. C'è bisogno dello scossone, del piccolo terremoto che muova le persone ma lasci intatte le case. L'estate è il momento giusto per metterlo in atto, il resto dell'anno per crearlo.
Non serve credere che le cose cambieranno con l'allaccio alle fognature e che l'arrivo dell'acqua diretta sciacqui via tutti i problemi. Le cose vanno cambiate sul posto, con quelle piccole, ma a mio avviso indispensabili cose, che rendono un posto vivibile e vissuto. Stiamo trasformando Campaegli in un posto per Vecchi (passatemi il termine) e per quei pochi giovani che si divertono a girare di notte e di giorno per strade e boschi alla scoperta di un mondo che  forse conoscono meglio di loro stessi.
Invece non deve essere così "la vita" deve essere creata, e dare la possibilità a tutti di scegliere. Per rilanciare una località che lo merita. I punti centrali almeno per ora vanno mantenuti e incentivati, ma per portarli, in un domani non troppo lontano, in un unico centro di aggregazione dove la gente possa scegliere se andare o non andare, scegliere la Campaegli come è ora, o quella di Domani che però non deve cambiarla. Campaegli dovrà aprire le braccia ai Campaegliani e i Campaegliani dovranno aprirgli anche il loro cuore.
Altrimenti ecco cosa rimarrà!!!Una semplice agglomerato di case, come se fosse al mare, che invece si trova in montagna, ma con la gente che la abita che è convinta di stare al mare; tutto questo senza l'aqua salata e la sabbia.
"La speranza è una Trappola" (M.Monicelli)

mercoledì 3 agosto 2011

Incontro pubblico sull'orso

Il prossimo 10 Agosto il WWF con collaborazione con la regione Lazio e del parco regionale dei Monti Simbruini un incontro pubblico per presentare al pubblico il progetto "Life Arctos". L'incontro si terrà alle ore 18.00 presso il centro visita di Monte Livata. L'obbiettivo dell'incontro è quello di illustrare le attività previste nel progetto LIFE, nonchè chiarire l'importanza dell'area protetta per la conservazione a lungo termine della specie.

giovedì 28 luglio 2011

Delizie di Rosanera, specialità dei monti Simbruini e territori

Il progetto " Delizie di Rosanera, specialità dei monti Simbruini e territori
limitrofi " si propone di creare un centro organizzativo promozionale e
distributivo capace di dare impulso alla produzione e commercializzazione dei
prodotti, soprattutto derivanti dall'attività agro-pastorale, provenienti da
gran parte dei paesi dei monti Simbruini e della valle dell'Aniene, le cui
potenzialità riteniamo notevoli ( allevamento bovino, ovino ed equino, vino,
olio, miele, marmellate tipiche, produzione casearia di gran pregio,
coltivazione di specie alimentari caratteristiche, quali i legumi della media
valle dell'Aniene come la "fagiolina", il "cioncone", il fagiolo di
Vallepietra e il "pallino", il tartufo, ecc. ). E' da evidenziare che in
alcuni di questi territori l'allevamento si accompagna ad una pratica ancora
non completamente in disuso: quella del "pascolatico". In alcune distese
erbose, di proprietà pubblica, infatti, gli abitanti dei diversi paesi possono
ancora lasciare i propri animali a pascolare senza limitazioni di tempo, numero,
specie. I boschi del luogo sono ricchi di funghi e di selvaggina mentre i corsi
d'acqua ospitano una notevole popolazione ittica. Famose in questo senso sono
le trote, le trotelle e le lamprede pescate nel fiume Aniene a Filettino,
Trevi, Jenne, Subiaco e nel Simbrivio a Vallepietra. E' superfluo aggiungere
che la tradizione gastronomica dei luoghi in oggetto rappresenta un connubio
ideale tra sapienza e tradizione, tra pratica agro-pastorale quotidiana e
abilità di trasformare in prelibate pietanze la gran parte dei prodotti . E'
una sfida che vede in prima linea il " Parco Paesaggistico Filippo Neri e gli
Artisti Europei del 1800 " già all'opera da qualche giorno su questo
entusiasmante progetto.

domenica 3 luglio 2011

RIUNIONE SUL RIFUGIO PARRELLI AL MINISTERO DELLA SALUTE

Si è svolta a Roma mercoledì 22 giugno 2011, presso il Ministero della Salute,
una riunione tecnica avente come oggetto lo stato di benessere degli animali
ospiti del Rifugio Parrelli. Tra gli altri, erano presenti il dott. Piero
Alfonsi, capo del servizio veterinario della ASL di riferimento del Rifugio, 3
rappresentanti dell'Ufficio benessere animali del Comune di Roma, il vice-
presidente della L.A.I. ( Lega antivivisezionista italiana ),sig. Enzo
Siragusa, insieme alla socia storica sig.ra Giovanna Del Vecchio e, infine,
due funzionari del Ministero della Salute. L'analisi documentale e le
dichiarazioni delle autorità di controllo competenti sull'attività del Rifugio Parrelli,
hanno portato ancora una volta alla conclusione che in questa struttura la
situazione di benessere degli animali ospiti continua ad essere ottimale.

L.A.I. Lega antivivisezionista italiana

venerdì 10 giugno 2011

Volere bene al Bosco, vuol dire curarlo...

Quando si parla di bosco, tutti pensano alla natura, agli animali, alla pace o comunque a qualcosa da mantenere inalterato, perché oltre ad essere un serbatoio di anidride carbonica ed un luogo ricco di biodiversità animale e vegetale, è un continuo bersaglio della deforestazione nella zone tropicali .
Quello che moltissimi non sanno però, è che il bosco per esprimere al meglio tutte le sue potenzialità, anche nel sociale, deve essere mantenuto. Oggi non ci possiamo permettere di perdere i boschi, ed è proprio per questo che non possiamo lasciarli abbandonati. Nel corso della sua lunga vita un bosco deve essere aiutato nella crescita nel migliore dei modi, eliminando le piante malate o morescenti, quelle sottomesse o quelle cadute e comunque quelle piante senza un avvenire. Per fare questo occorre effettuare delle operazioni di diradamento che non fanno altro che accelerare il corso della natura, cioè se la natura effettua un ciclo completo in 400 anni (dalla nascita della pianta alla sua completa degradazione) con l'intervento umano ne occorrono 200. Questo porta alla riduzione dei tempi e quindi alla possibilità di avere legna da ardere, travature, assortimenti vari, maggiore velocità nello stock di carbonio, diminuzione del rischio d'incendio boschivo, nonché maggiore sicurezza per i fruitori, mantenendo quasi inalterato il rapporto con le comunità animali e vegetali. Proprio per quest'ultimo motivo nei parchi naturali vi sono delle specifiche aree a protezione integrale (Zona A) dove è vietata ogni tipo di attività.
I boschi urbani o comunque quelle aree boscate nei pressi di centri abitati, hanno bisogno di una maggiore cura, a causa delle innumerevoli persone che vi transitano per i più svariati motivi, e per la vicinanza alle abitazioni. Questa situazione si presenta tuttora nella pineta all'entrata di Campaegli e alle pinete adiacenti a Cervara. Queste pinete principalmente di Pino nero (Pinus nigra) sono intervallate spesso da nuclei di Douglasia (Pseudotzuga menziesi). Si tratta di specie resinose molto infiammabili. Il pericolo d'incendio è accentuato dalla numerosa quantità di piante morte a terra e dalla  presenza della processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa) che stressa le piante e ne facilità la rottura e i disseccamenti. Un bosco in queste condizioni oltre ad essere un pericolo per la popolazione locale e per i suoi fruitori non è ambientalmente accettabile. Queste pinete artificiali (rimboschimenti del dopoguerra e degli anni settanta) difatti nascono con l'intento di creare le condizioni idonee (terreno e copertura) all'istaurasi spontaneo delle specie tipiche ed autoctone del luogo, che nel nostro caso specifico sono principalmente faggio (Fagus sylvatica), aceri ( Acer obtusatum, Acer pseudoplatanus) e carpino nero (Ostrya carpinifolia). Per far questo occorrono le operazioni di diradamento sopra citate.Difatti il Consorzio di Castel Amato si sta muovendo con esperti forestali per trovare la migliore soluzione possibile alle esigenze di campaegli nel massimo rispetto dell' ambiente, per restituire la pineta ai campaegliani ed il bosco alla natura, tutto questo, sotto la super visione degli enti preposti competenti(Parco, Comunità montana e Corpo forestale). Ovviamente la situazione migliore è a costo zero, in quanto il materiale asportato (di scarsissimo valore) andrà a coprire le spese di pulizia e verrà portato dalla ditta utilizzatrice in una centrale a biomassa per la produzione alternativa di energia elettrica.

martedì 24 maggio 2011

Ripuliamo Campaegli seconda edizione

Ripuliamo Campaegli è un iniziativa del Sartana cafè in collaborazione con il  C.d.A. del Consorzio di Castel'Amato e con i campaegliani tutti. Questo è uno dei molti appuntamenti in programma e vuole essere motivo di incontro, finalizzato anche a stabilire una comune linea di pensiero circa la prevenzione ecologica, la sensibilizzazione ed informazione nel rispetto del parco naturale che ci circonda, da parte di tutti i visitatori.
Avremo a disposizione diversi mezzi motorizzati, forniti da comune di Cervara di Roma  e dagli imprenditori locali.
L'apuntamento è al Sartana cafè alle 10.00 del 05/06/2011,  ove saranno presenti e partecipi anche i consiglieri  del Consorzio di Castel Amato.
Sono ben accetti attrezzi, come pale, rastrelli e sacchi per rifiuti, ne avremo a disposizione ma potrebbero non bastare.
VENITE IN MOLTI, muniti (se possibile) di guanti e di buona volontà!...

mercoledì 18 maggio 2011

Alchimia di Rosanera

Stimolato da Costanzo D'agostino, il giudice drammaturgo Gennaro Francione scriveva "Alchimia di Rosanera", opera multimediale che lo stesso D'agostino pubblicava nel 2008. Il dramma immortalava la creatura più famosa di Cervara di Roma, la bella Rosanera raffigurata dal poeta Ernest Hebert (Grenoble, 3 novembre 1817 - La Tronche, 5 novembre 1908).
Nella trasfigurazione di Francione, Rosanera è una bellissima modella prostituta di cervara che crea una lotta tra l'inferno e il paradiso per la conquista del suo amore tra il Poeta, il Drammaturgo e il Pittore.
Oggi il C.U.T.(Centro Universitario Teatrale) di Cassino, diretto dal maestro Giorgio Mennoia, mette in scena l'opera per portarla nel suo primo teatro naturale, Cervara, per poi rappresentarla nella Valle dell'Aniene e andare in tour in tutta Italia e all'estero.

martedì 26 aprile 2011

LE MUTANDE DI ROSANERA

Mettete le mutande a Rosanera,
che son tornati ancora quei bigotti
che credevamo già morti e decotti!
Su sue fattezze annuncian pia bufera.
Non voglion veder seni e labbra e fianchi
sospesi in mezzo all'estasi d'artista:
e Rosanera ponendoli alla vista
offende i puri, i vergini ed i bianchi.
Mentre che un urlo general si spande
vedendo Arte soffrir di tale offesa,
Frivolo già s'accinge alla contesa:
abbasso gli imbecilli e le mutande!

Frivolo

martedì 19 aprile 2011

ROSANERA TRA VERITA' E FINZIONE

Le incerte vicissitudini di Rosanera, l'alchemica Rosanera per Gennaro Francione, dimostrano chiaramente la lungimiranza di ogni decisione atta a pervenire ad una drastica rottura con la manipolazione culturale che piove dall'alto e che quasi sempre genera la tendenza a basare le proprie scelte su un moralismo artefatto e non di rado privo di logica, se non quella legata agli interessi di chi cerca di veicolare e vincolare i comportamenti emotivi di chi gli è sottostante. La storia di Rosanera ci costringe a porci alcune domande: perchè i valori annessi alla responsabilità ci attraggono così poco? Perchè essere ottimisti ci fa sembrare il più delle volte dei visionari? Siamo sufficientemente equilibrati nei confronti della prove cui ci sottopone l'ordinaria esistenza? Rosanera ha dimostrato che il potere della volontà individuale può divenire potere della cultura, capace di agire nell'interesse della propria vita divenendo nel contempo motore di cambiamento per le vite degli altri. In Rosanera il coraggio di agire diviene esempio di cambiamento. E' come se ancor oggi ci dicesse: " E' troppo comodo dare la colpa agli altri di quanto limita e condiziona le nostre scelte: impariamo a decidere noi per il nostro futuro ". Rosanera ci insegna che il cambiamento deve partire da ognuno di noi. Per esempio, oggi noi ci ritroviamo i politici che eleggiamo ed abbiamo la sfacciataggine di lamentarcene, forse perchè, in fondo, inconsciamente ci fanno comodo per soddisfare quelle esigenze egoistiche che abbiamo paura di manifestare apertamente. Forse perchè il loro superamento richiederebbe un grado di consapevolezza e degli sforzi psicologici che non ci va di mettere in atto. Siamo noi la finzione o Rosanera? 
Paolo Araniti 

martedì 12 aprile 2011

La sofferenza di Rosanera

Mentre fervono i preparativi per rappresentare al meglio l'opera teatrale di Gennaro Francione " Alchimia di Rosanera" , accompagnati dall'entusiasmo crescente di sempre più persone affascinate dal mistero di questa modella cervarola immortalata da Hernest Hebert, il nostro pensiero dovrebbe soffermarsi un attimo sulla sofferenza sottostante alla sua decisione di lasciare Cervara per cercare un avvenire migliore per se stessa ed i suoi figli, in territori e contesti diversi da quelli della sua originaria appartenenza. Se riusciamo a compenetrarci anche un poco nel dramma vissuto da Rosanera, allora ci riuscirà facile comprendere l'immortalità di questa sua sofferenza. Rosanera infatti oggi è ancora tra noi, in mezzo alle donne tunisine, egiziane, somale, eritree e di altre parti del mondo, che giungono disperatamente nei nostri lidi per cercare salvezza e futuro. Noi le dobbiamo riconoscere ed accogliere indipendentemente da ogni forma di pensiero egoistico che sembra in questo momento storico prevalere nella nostra società. Noi dobbiamo andare incontro alla speranza delle tante Rosanere che ci stanno chiedendo aiuto. Dobbiamo dare un senso solidale al nostro essere uomini e donne d'Italia con una storia recente fatta di30 milioni di concittadini emigrati in altri paesi per necessità. Noi non possiamo respingere le Rosanere che fanno conto su di noi: socchiuderemmo le porte all'Amore ,che è la chiave prima dell'esistenza dell'intero universo. La lezione della cervarola Rosanera ha contenuti di grande sofferenza umana universale. Parta da Cervara il segno di un riscatto morale e civile che coinvolga tutti coloro che finora hanno resistito al luccichìo dei privilegi e delle convenienze personali e non hanno ceduto alle lusinghe ipnotiche di ha cercato e cerca tuttora di trasformarli in docili pedine dei loro non troppo oscuri disegni.Sia Rosanera l'inizio di questo riscatto.
Gigi Trilemma



domenica 3 aprile 2011

BUFERA SUI VERDI

Quello dei Verdi è già un modestissimo partito, scassato, ultimamente sconfitto più volte fino quasi a scomparire del tutto e quel poco di tessuto ideale rimasto è pieno di contraddizioni all'interno. Adesso, sotto la guida di Angelo Bonelli, si dirige verso il più completo fallimento. Per far comprendere
a chi ci legge alcuni motivi che lo stanno portando verso il baratro,
prendiamo ad esempio quanto accaduto nei giorni scorsi a proposito della sua interrogazione a risposta scritta, avente come oggetto il Rifugio Parrelli, al presidente del consiglio regionale del Lazio. Questi i fatti: in data 28/03/11 Walter Caporale, presidente dell'associazione " Animalisti Italiani onlus "e
consigliere regionale dei Verdi nella Regione Abruzzo, rendeva un pubblico
plauso al presidente del suo partito e consigliere regionale nel Lazio, Angelo
Bonelli, per essere prontamente intervenuto qualche giorno prima, esattamente
il 22/03/11, con una vibrante interrogazione al presidente del consiglio
regionale del Lazio, avversa al Rifugio Parrelli. Subito dopo si muoveva la
corazzata mediatica dei Verdi www.terranews.it ( in passato Notizie Verdi ), a
cui si aggiungevano alcuni siti Internet per sparare col massimo clamore un
articolo dal titolo " Scoppia la bufera sul canile ". Noi finora non abbiamo
assistito a bufera alcuna sul Rifugio Parrelli che continua tranquillamente a
svolgere la sua attività di assistenza agli animali abbandonati come sempre,
anzi: riteniamo che la bufera scoppierà molto presto sui Verdi che si sono
avventurati in una situazione che non conoscono, costringendo delle persone
amiche del Rifugio di cui ignorano forza e mezzi, ad attivarsi in sua difesa (
ricordiamo a questo proposito che la L.A.I. attualmente ha 1.300 soci iscritti
e che, tra questi, alcuni la sortita di Bonelli e Caporale non l'hanno presa
affatto bene ). Sarà prossimamente di certo lo stesso presidente dei Verdi,
davanti a reazioni che si è andato sprovvedutamente a cercare e che
dimostreranno quanto sia inadeguato davanti alle responsabilità che gli sono
state affidate , a spiegare agli associati i motivi che l'hanno condotto a fare
una guerra al buio con una quasi novantenne. mettendo in campo la credibilità
dell'intero partito dei Verdi. Con scarsissime possibilità di vincere e molte
di perdere , perchè la quasi novantenne in oggetto, a persone come lui,
Caporale e gregari, non ha mai consentito di prevalere.

www.legaantivivisezionistaitaliana.it

martedì 22 marzo 2011

Proteggere i Borghi Antichi: Priorità per la provincia!

Proteggere i borghi antichi della Provincia di Roma per trasformarli in musei a cielo aperto, facendo della bellezza del territorio un nuovo modello di sviluppo. E' questo l’obiettivo della Provincia di Roma, che ha avviato un progetto di ricerca sui primi trenta Comuni, fotografando in ognuno di questi lo stato dell' arte: monumenti da restaurare o in fase di riqualificazione, abbazie, fontane, parchi, per rilanciare i 'tesori' della Provincia. "Iniziative come queste sono importanti perché rafforzano un modello di sviluppo - ha detto il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti - E' un modo non solo per attrarre turismo, ma nuove economie. C’è una ricchezza sotto i nostri piedi che non sempre ha lo spazio che merita. Valorizzare o difendere un territorio dalla bruttezza di un palazzo costruito male rappresenta un obiettivo strategico: non vogliamo distruggere un patrimonio di cui siamo possessori".Fino all’8 aprile, infatti, nella sala stampa di Palazzo Valentini sarà possibile assistere alla mostra 'Nei borghi antichi la storia è vita', una storia parallela, per immagini, che esalta angoli fascinosi e meno conosciuti dei trenta centri storici protagonisti dove storia, costume e curiosità tracciano una radiografia dell’esistente. Anche alcuni centri della Valle dell'Aniene sono stati inseriti nei  primi trenta centri oggetto della ricerca, e  sono: Camerata Nuova, Castel Madama, Cervara di Roma, Marano Equo, Olevano Romano, Rocca Canterano, Saracinesco.

Tratto da Suby News

domenica 20 febbraio 2011

La Comunità ed il Commissario del Parco incontrano i Sindaci dei Comuni vicini

(Jenne, 18 Feb. 11) Sabato 26 febbraio alle 16,30 presso la Sala Consiliare del Centro Culturale di Subiaco si terrà un incontro relativo ad iniziative di promozione e valorizzazione del territorio del Parco Naturale dei Monti Simbruini e delle aree contigue in generale  che vede coinvolti venticinque comuni. Lo scopo dell'incontro è finalizzato a ricercare e cogliere le opportunità, in particolare riferimento ai giovani, per uno sviluppo territoriale economico e sociale ecocompatibile, nel rispetto e in linea  con le normative europee, nazionali e regionali .L'approfondimento delle tematiche, le linee e gli obiettivi concordati saranno oggetto del forum e del borsino del turismo sostenibile, previsto prima della prossima estate. L'iniziativa proposta dal Presidente della Comunità dei Sindaci del Parco Ezio Piloca e dal Commissario Straordinario dell'Ente Maurizio Lucidi. è coordinata dalla direzione dell'Ente Alberto Foppoli. Al momento i Comuni interessati, oltre a quelli della Comunità del Parco, della X Comunità Montana "dell'Aniene" e della XII Comunità Montana dei "Monti Ernici" sono: Affile, Agosta, Anagni, Arcinazzo Romano, Arsoli, Carsoli, Ferentino, Fiuggi, Fumone, Guarcino, Marano Equo, Olevano Romano, Paliano, Piglio, Rocca di Botte, Roiate, Serrone. Un importante appuntamento e opportunità, quella di Primavera, che il Parco vuole preparare con cura, per ricercare e individuare le "formule progettuali d'area" che ridiano vigore allo sviluppo, con particolare riferimento all'incentivazione delle iniziative imprenditoriali locali nel  settore del turismo ambientale.

martedì 15 febbraio 2011

Campaegli: Due passi avanti e uno indietro

Mentre i lavori di messa in sicurezza della strada provinciale Cervara-Campaegli continuano, abbastanza velocemente anche in inverno, con il posizionamento di guard rail in legno, reti di protezione, paline per la neve, cartellonistica e segnaletica stradale, sono iniziati proprio ieri (lunedì 14/02/2011) i lavori a carico dell'Enel per il collegamento delle linee elettriche di Campaegli e Monte Livata. Opera questa molto importante che garantirà la fornitura elettrica alle due località in caso di blackout (come spesso accaduto a Campaegli) della linea principale proveniente da Cervara. Gli scavi, (trattasi di linea sotterranea) che collegheranno la cabina enel di Campaegli (adiacente al residence Parco di Diana) a quella principale di Monte Livata, fiancheggeranno la strada asfaltata e poi la brecciata-mulattiera, appunto fino a Livata. E' da elogiare l'intervento dell'enel, in questi mesi invernali, date le temperature, la neve e lo strato perennemente ghiacciato del suolo che rallenta o comunque complica le operazioni di scavo. L'inizio dell'opera (sollecitata dal CdA del Cosorzio di Castel'Amato) fa ben sperare per  il futuro di Campaegli, che sta andando nella direzione giusta, o meglio nella direzione che permetta a tutti di vivere Campaegli in tutta serenità e nel migliore dei modi...

Purtroppo anche se tutto sembra andare nel verso giusto, c'è sempre qualche "neo", che di certo  questa amena località non merita, e che non giova nemmeno al contesto naturale e di relax che la circonda: quello di riempirsi di ruderi...che spero, con tutto il cuore, di non rivedere più....

giovedì 10 febbraio 2011

RIFUGIO PARRELLI E ADOZIONI


Il tema delle adozioni riveste un carattere particolare, trovando come 
soggetti degli animali che il più delle volte hanno subito il grave trauma 
della perdita del loro padrone. Dunque, non sempre si possono trovare degli 
animali da adottare, a causa della complessità del problema. La L.A.I. e il 
Rifugio Parrelli, nella loro attività instancabile a favore degli animali, 
negli anni hanno provveduto a trovare idonei nuovi padroni a diverse migliaia 
di amici a quattro zampe. C'è da aggiungere che molti degli animali, ospiti del 
Rifugio Parrelli, sono di difficile adozione per aver vissuto delle esperienze 
traumatiche che li hanno segnati al punto da rendere complessa la convivenza in 
una nuova famiglia. In altri casi possono trovarsi in una condizione di salute 
che richiede cure speciali o trattamenti particolari. Oppure sono troppo 
anziani. In tali circostanze è possibile manifestare il proprio amore nei loro 
confronti attraverso la formula dell'adozione a distanza. Per informazioni: 
tel. 06 22420585
www.legaantivivisezionistaitaliana.it

venerdì 21 gennaio 2011

Strada Cervara-Campaegli: La provincia va avanti con i lavori di messa in sicurezza

Foto storica: Marzo 2001
Nonostante l'inverno e la neve costante che rallentano l'operato, gli operai della provincia proseguono la messa in sicurezza della strada Cervara-Campaegli. Sperando in nessun intoppo, prima dell'estate i lavori dovrebbero terminare. Attualmente sono state posizionate delle reti per il contenimento delle scarpate, e nelle zone a più alto rischio caduta massi, anche recinzioni verticali metalliche. Per un buon tratto sono stati posizionati i tanto desiderati guard rail il legno, sicuramente più idonei al contesto naturale dei precedenti in metallo zincato, piuttosto impattanti. Questo si aggiunge alla messa in sicurezza dei faggi lungo la strada effettuata l'estate scorsa, che a mio avviso meriterebbe una rivisitata in quanto si notano numerose piante piegate direttamente sopra la strada a rischio rottura o schianto. Ingente risulta essere la messa in sicurezza della pineta adiacente la strada provinciale, nei pressi di campaegli, ad alto rischio incendio in estate (grande quantità di materiale secco a terra e in piedi)e ad altissimo rischio schianti e rotture in inverno, causati dal peso della neve e dalla mancanza di cure sul popolamento. Proprio per questa ultima problematica il CdA del Consorzio di Castel'Amato (attivatosi già in prima persona per una parziale ripulitura nel luglio 2010) ha già inviato lettere di diffida alla provincia di Roma, al comune di Cervara e all'ente Parco, richiedendo un intervento imminente.
Tornando specificatamente alla strada, in questo periodo "di neve",  non si sono verificati problemi per quanto riguarda la spalatura (salvo casi isolati) che è risultata impeccabile e anche grazie agli ingenti quantitativi di sale sparso, non si sono riscontrati particolari problemi nel salire. Penso che l'asfalto sarà messo a dura prova ed a fine stagione abbia bisogno di una bella  "ripassatina", che però, credo, già  rientri nella procedura di messa in sicurezza della provincia.

lunedì 10 gennaio 2011

LA GRANDE MENZOGNA SUL RIFUGIO PARRELLI


Non sono poche le persone che, allarmate da alcuni post presenti in Internet, 
evidentemente confezionati a misura della peggiore diffamazione, comunicano di 
volta in volta la situazione di disagio da cui si sentono pervase alla loro 
lettura, alla titolare del Rifugio Parrelli e presidente della L.A.I. ( Lega 
antivivisezionista italiana ) Giuseppina Lacerenza Parrelli, contro cui sono 
indirizzati tali post. E', questa, una situazione che perdura ormai da vari 
anni, malgrado le iniziative legali promosse a tutela dell'importante servizio 
sociale svolto da quasi mezzo secolo dal Rifugio e della sua correlata 
onorabilità. I giudici a cui la signora Giuseppina si era rivolta, accertata 
l'infondatezza delle accuse che nei post erano contenute, avevano a suo tempo 
provveduto a farli rimuovere in quanto costituivano illecito dal punto di vista 
del codice penale, decidendo anche l'oscuramento dei siti palesemente tendenti 
al perpetuarsi di tali illeciti: chi conosce le caratteristiche attuali della 
rete Internet sa bene però che ancora non esiste nel nostro Paese una 
legislazione capace di regolare l'immenso flusso di contenuti che circolano 
attraverso tale strumento, per cui ogni abuso avviene quasi senza possibilità 
di essere perseguiti duramente. E' per via di tali lacune ben note e la messa 
in atto di strategie sottili basate sulla manipolazione di eventi e circostanze 
episodici di natura completamente diversa da quella descritta, che alcuni 
oscuri individui cercano di portare dei micidiali attacchi alla vita e 
all'immagine del Rifugio. Purtroppo, mentre diverse decine di migliaia di 
cittadini romani conoscono per via diretta la reale attività di servizio a 
favore degli animali, soprattutto quelli abbandonati, che esso ha da sempre 
svolto, ci sono altre persone che si lasciano condizionare dalle false notizie 
erogate da Internet, facendo il gioco degli immorali e vili individui che 
tengono le fila di questa che può, senza alcun dubbio, essere definita una 
perversa Grande Menzogna. E che di Grande Menzogna si tratta è documentato dai 
controlli sanitari e burocratici cui il Rifugio Parrelli è stato sottoposto nei 
mesi e negli anni, le cui risultanze hanno sempre evidenziato una condizione 
ottimale per quanto riguarda il benessere degli animali ospitiin esso, insieme 
ad un adeguamento costante e rispettoso delle regole burocratiche richiesto di 
volta in volta dall'evoluzione legislativa in tema di diritti degli animali. 
Voci allarmanti e persecutorie nei confronti della signora Giuseppina Parrelli 
avevano qualche anno fa portato all'intervento del Presidente della Regione 
Lazio, Storace, che aveva prontamente ordinato l'istituzione di una " 
Commissione di controllo sul Rifugio Parrelli ". Di tale Commissione facevano 
parte le più importanti autorità pubbliche regionali, comunali, sanitarie e 
veterinarie, insieme a note ed imparziali Associazioni animaliste presenti nel 
territorio. Il risultato delle approfondite analisi e verifiche, scaturito dal 
lavoro di tale Commissione, ancora una volta, avrebbe dimostrato il rispetto 
verso le leggi e gli animali che ha da sempre contraddistinto l'operato del 
Rifugio. Nella relazione conclusiva degli esperti della Commissione regionale 
infatti, protocollata col numero 51298 e recante la data del 20 aprile 2005, si 
conferma ancora una volta che " la situazione rispetto al benessere dei singoli 
cani è buona: tutti gli animali sono ben nutriti e non presentano situazioni 
gravi di stress " ed inoltre che " gli esiti dei prelievi sui gatti permettono 
di escludere situazioni di allerta sul loro stato di salute " ed infine che " 
il numero degli ospiti del Canile èconforme a quanto previsto 
dall'autorizzazione ". Contrariamente, come facilmente si evince, a quanto 
sostenuto nei post di Internet avversi al Rifugio Parrelli e alla L.A.I., la 
verità conferma che è il rispetto della legge l'arma vincente della signora 
Giuseppina. E quando nei post internettiani si dice che " il Rifugio Parrelli 
gode della protezione delle Associazioni animaliste, della Regione, del Comune, 
dei veterinari della Asl, dei vigili 
urbani, carabinieri, finanzieri, poliziotti, guardie forestali ed altre 
autorità, in fondo si dice il vero: ma non è la complicità, come si afferma in 
Internet, a determinare ciò; è invece la conseguenza logica che deriva 
dall'operare nel rispetto della legge. La Grande Menzogna, purtroppo per chi 
l'ha ideata, è stata costruita senza tener conto di questo semplice concetto.

Raul Karelia