...CAMPAEGLI NEL PARCO NATURALE DEI MONTI SIMBRUINI..

martedì 15 ottobre 2013

Chi tace...

Non mi sono dimenticato di scrivere, o di parlare su questo blog delle vicende e di quello che accade, a campaegli e nelle sue neanche troppo strette vicinanze. Come avrete imparato, leggendo magari gli altri post nel corso degli anni passati, cerco sempre di scrivere certezze o comunque sentori ben radicati... E' a questo, ma non solo,  dovuto il mio apparente e virtuale silenzio. Qui da noi c'è chi guarda, chi si intrufola, chi invoca al nullafacentismo da anni, chi dice di agire, chi invece no, chi armiamoci e partite, chi quando vede nebbia e pioggia se ne va e chi insignito di nuove vesti cerca di capire o di non capire come poter fare o come poter non fare. In poche parole siamo alle solite...ed a calpestare l'asfalto asciutto,bagnato, gelato ed innevato bagnandosi i piedi nelle buche colme d'acqua siamo sempre meno.Ah certo poi ci sono quelli che tentano la rievocazione del Gesù e camminano sulle acque. Forse a molti, se non ha tutti, avrò aggiunto un ultimo spesso strato di confusione sulla crosta già formata. Ma purtroppo è questa la realtà. Troppi galli a cantare non si fàrà mai giorno!!!.
Ma bando alle ciance ed alle polemiche, se le avete notate.
Accenno solamente alla situazione dell'acquedotto (la riprenderò a lavori iniziati), che sembra essersi diciamo "sbloccata" in quanto al Comune sono stati concessi parte dei fondi per il completamento della rete ed a breve, la tratta ormai ferma da più di un anno alle porte di Campaegli, dovrebbe "riprendere a camminare "e giungere definitivamente fino al bottino di accumulo.

Volevo parlare invece un pò di Cervara. Mentre la nuovissima amministrazione lavora, a mio avviso senza non poche difficoltà, sono rimasto affascinato dal clima respirato durante l'ultima Sagra del Tartufo, e dall'organizzazione della Pro Loco che in spazi ridotti e con non molto personale è riuscita a far girare tutto dritto senza intoppi mantenendo un clima allegro e piacevole, considerando la numerosa affluenza sopra le aspettative. Proprio per questo vorrei fare le mie congratulazioni a tutta la Pro Loco ed al Presidente in particolare, che alla sua veramente giovane età sta dimostrando di saper dirigere il tutto con serietà ed innata saggezza, ed è un vanto per Cervara.

Detto questo, sperando in una futura collaborazione con questi ragazzi, magari sul territorio cervarolo di campaegli, torno a parlare delle problematiche ataviche che ci interessano qui su sulla montagna, che ci tengo a sottolineare, non è quella dove fanno il sapone. Le persone (io in primis) sono stufe di farsi raccontare storie e storielle su futuri (ma presentati come imminenti) stravolgimenti della situazione. Si parla ancora di costruzioni, e "rilancio", ma io di questo rilancio non ne vedo neanche l'ombra. Il rilancio deve venire da dentro campaegli, dal cuore giovane, perché vecchie situazioni ormai indissolubili non possono essere cambiate se non dalle persone nuove, e devo dirlo qualcuno dovrà farsi da parte. Per quello che mi riguarda, come molti di voi sanno, non c'è e non ci sarà mai dell' immobilismo, ma penso vivamente di essere arrivato ad un punto (forse ci sono arrivato con notevole ritardo) dove le persone nuove e volenterose debbano unirsi e riprendersi campaegli da chi l'ha affossata in questi anni, altrimenti saremo, come lo siamo adesso, vittime di giochi di potere senza capo e ne coda, che non giovano a nessuno e soprattutto alla località, che ormai è in una condizione comatosa e mantenuta in vita da un consorzio con risorse limitate e con le mani legate e da pochissimi coraggiosi imprenditori locali. Per questo dico con forza, andiamo avanti senza guardare troppo indietro, e una volta per tutte, imponiamoci insieme contro chi non ha il coraggio di fare e chi non ha fatto nulla fino ad oggi illuso da promesse e giochi di potere...